Dopo il grande successo di pulizie di primavera, la seconda puntata della saga sulle macerie.
Notare come in un tempo manco troppo remoto, in mezzo al mio muro ci fosse una porta, e notare anche come GRAZZIADDIO ci fosse una porta, perche essa fornisce l’unico pezzo di muro un minimo stabile praticamente di tutta casa… Perche intorno ci sono nientepopodimeno che LE PISANELLE! che sarebbero una specie di scatole (vuote) fatte di pianelle 2 x 10 x 20. Particolare del Buco che si crea quando si martella (anche piano eh…) una di queste cazzo di pisanelle dimmerda nella terza immagine.
Queste invece sono 2 strisciate di immagini rappresentanti la tristezza, come gli oggetti di tristezza cantati da Vinicius Dumarones @ il ruggito del coniglio (la calza contenitiva, il reggipetto color carne, il cestino del pranzo dell’asilo con il nome scritto su un cerotto, il nano da jardino, giusto per citarne alcuni).
La prima strisciata rappresenta la tristezza racchiusa in questa frase: “tutte le case sembrano piu’ grandi senza mobili, meno la mia.”
La seconda invece rappresenta la tristezza del fatto che quello e’ il panorama che si vede dal terrazzo condominiale posto sopra il tetto del palazzo. E io non ci posso andare perche c’e’ accesso solo dal terrazzo del vicino del piano di sopra…
bello il dettaglio di che ci sta al posto di un soffitto .. alcune volte sarebbe meglio nn sapere che si nasconde dietro all’intonaco